venerdì 4 febbraio 2011

Khamenei a Teheran: "Ieri Israele progettava attacchi contro l'Iran, oggi deve pensare a come aiutare il suo alleato Mubarak"


La Guida Suprema della Repubblica iraniana, l'Ayatollah Sayyed Ali Khamenei ha rivolto ai fedeli riuniti in preghiera a Teheran un sermone nel quale ha definito il traballante "faraone" egiziano Hosni Mubarak come "un servo di Israele e degli Stati uniti"; Mubarak, ha articolato il successore di Khomeini, ha tenuto l'Egitto in una morsa, anteponendo gli interessi e i desideri dei suoi padroni sionisti e americani alle necessità e alle aspirazioni del suo popolo "Egli non solo non ha mai preso nessuna iniziativa ostile all'imperialismo e al sionismo, ma anzi, si é messo in luce come il migliore sodale, collega, confidente e facilitatore di queste due perniciose influenze che cercano di destituire la Nazione araba e i popoli musulmani dei loro diritti naturali, fra cui quelli di scegliere in libertà i propri governanti e godere appieno del frutto del loro lavoro e delle ricchezze naturali dei loro paesi".

Khamenei ha portato l'attenzione dell'uditorio su come Israele sia molto preoccupato dalla Rivoluzione vittoriosa in Tunisia, e dalle proteste che si susseguono in Yemen e Giordania, ma come sia stato mandato praticamente nel panico dagli eventi attualmente in corso di svolgimento in Egitto: "Israele sa benissimo che se l'Egitto fosse retto da un Governo anche solo leggermente meno filoisraeliano di quello di Mubarak, tutti gli equilibri di forze regionali cambierebbero".

Solo fino a poco tempo fa lo Stato ebraico poteva concentrare i suoi sforzi di propaganda e destabilizzazione contro la Repubblica iraniana, lanciando accuse pretestuose e infondate sul suo programma nucleare e agitando le varie lobby filo-sioniste in Europa e America per orchestrare contro di essa l'azione di enti e organismi internazionali che l'Iran ha sempre rispettato e onorato (al contrario di Israele, che apertamente viola e disprezza anche le più elementari norme di Diritto internazionale), adesso invece, per effetto della sollevazione di vasti strati della popolazione del Medio Oriente, Israele é sulla difensiva e deve pensare piuttosto a come risollevare le declinanti fortune dei tiranni suoi amici.
Cittadini iraniani dimostrano contro lo Shah Reza Palhavi nel 1979
"Anche per questo motivo, oltre che per il naturale senso di solidarietà tra popoli che a lungo hanno giaciuto sotto dittatori e autocrati filo-occidentali, gli eventi tunisini, egiziani e di altri paesi hanno uno speciale significato per i cittadini della Repubblica islamica".

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