domenica 14 agosto 2011

Hasan Shbib, combattente di Hezbollah che si laureò pochi giorni prima del suo martirio sul campo di battaglia


(In questo video di messaggi di martiri di Hezbollah, dal minuto 1:05 al 1:22 é possibile vedere e ascoltare Hasan Mohammed Shbib)

Hasan Mohammed Shbib nacque il 4 febbraio 1980 da una famiglia libanese che era stata costretta a trasferirsi in Arabia Saudita dai continui attacchi israeliani contro il Paese dei Cedri, che culminarono nell'invasione del 1978. La famiglia Shbib era molto religiosa e devota ai dettami dello sciismo e fu proprio tra i precetti e la pratica di una fede viva e sentita che il piccolo Hasan venne allevato, diventando un bambino molto intelligente, calmo e giudizioso.

Nel 1985, nonostante che le forze di invasione sioniste che avevano violato i confini del Libano in forze nel 1982 continuassero a occupare il Sud del paese il padre di Hasan decise di riportare i familiari in patria, stabilendosi a Jebsheet, nella regione di Jabal Amel, nel 1998, dopo aver finito le scuole primarie e secondarie con ottimi risultati, il giovane Hasan si trasferì in un sobborgo meridionale di Beirut, per frequentare l'università. Al di fuori dello studio e della pratica religiosa, i suoi interessi includevano la musica, di cui aveva una conoscenza profonda e variegata, e il nuoto e le immersioni subacquee.

Gli studi di Geografia confermarono le doti intellettive del ragazzo, che divenne uno dei migliori studenti del suo corso ma, oltre che a primeggiare nello studio, Hasan si avvicinò anche al movimento Hezbollah, aderendovi e intraprendendo il sentireo della militanza civile e religiosa, che bene si adattava al suo background personale e familiare. Ben presto, una volta terminati i corsi-base, Hasan chiese di venire distaccato presso Jebsheet, dove si impegnò nella sezione locale di Hezbollah, pur non trascurando di proseguire il suo curriculum accademico, ove mirava a conseguire una specializzazione.

Dopo aver sostenuto con successo gli esami finali del suo corso, Hasan si trovò coinvolto in prima linea nella lotta contro l'invasione israeliana dell'estate 2006; mentre con la sua unità dirigeva il fuoco contro obiettivi sionisti venne colpito da un attacco aereo, trovando così il martirio sul campo di battaglia. Il suo corpo rimase abbandonato sul terreno fino al termine delle ostilità, quando poté essere recuperato e inumato con tutti gli onori, il 15 di agosto 2006.
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