Aggiornamenti dalla "Quarta Sponda", che l'Italia, grazie alla codardia imbelle di Berlusconi e alla miopia imbecille di Napolitano & company si é fatta sfuggire come zona d'influenza ormai un decennio fa.
Nel paese, nonostante l'ipotesi dell’accordo di unificazione, nulla è cambiato dal punto di vista militare, anche il Governo della Libia orientale di Haftar, pur se non riconosciuto dalla comunità internazionale, ma nella realtà l’unica forza di governo effettiva nelle regioni controllate, che ha aderito al processo di conciliazione, però non ha dismesso le sue forze militari dell’ENL (Esercito Nazionale Libico), sapendo che fino a quando non verranno disarmate e cacciate dal paese le milizie e i mercenari stranieri, non ci potranno esserci prospettive costruttive per una Libia del futuro. E non è stata una sorpresa quando uno dei comandanti di Haftar, lo scorso mese ha chiesto, in una dichiarazione pubblica, la secessione della Libia orientale nonostante i tentativi di unificazione in corso.
L'ONU ha stimato nello scorso dicembre, in circa 20.000 il numero di combattenti e mercenari stranieri attivi nel Paese nordafricano.