tag:blogger.com,1999:blog-5920814632800995633.post366335043952082356..comments2024-02-27T20:58:39.790+01:00Comments on Palaestina Felix: Maliki parla di "cospirazione" dietro gli attacchi dell'ISIL nel Nord del paese: arrestati tre generali!Suleiman Kahanihttp://www.blogger.com/profile/06005867914154322689noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-5920814632800995633.post-13129846672293864732014-06-14T09:55:11.518+02:002014-06-14T09:55:11.518+02:00Christian, grazie per info, che é ottimo.
Vv la vi...Christian, grazie per info, che é ottimo.<br />Vv la vittoria.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5920814632800995633.post-91788865582292194052014-06-14T00:13:02.751+02:002014-06-14T00:13:02.751+02:00Al-Maliki ha ragione, ma deve stare in campana, e ...Al-Maliki ha ragione, ma deve stare in campana, e doveva muoversi prima, avendo l'intelligenza di capire, che le forze terroriste dirette da nato e sauditi, avendo ormai capito di aver perso in Siria, avrebbero concentrato i loro sforzi in Iraq, proprio ora che al-Maliki, filo-siriano e filo-iraniano ha ottenuto alle urne un terzo mandato da premier, dalla popolazione Iraqena che è al 65% Sciita. Non cè dubbio che siano coinvolte molte sezioni delle forze di sicurezza irakene addestrate da Washington, da residui del Baath di Izat Ibrahim al-Duri, ex-vicepresidente di Saddam Hussayn, ed oltre 40 ufficiali del vecchio esercito iracheno. Alcuni comandanti iracheni della regione, come il generale Abud Qanbar, il tenente-generale Ali Ghaydan e il generale Mahdi al-Ghazawi, che provengono dal vecchio esercito di Saddam, nel 2003 si arresero agli statunitensi senza combattere. Infatti, come spiegare che 1500 terroristi dell'ISIL riescono ad entrare a Mosul, che ha una guarnigione di 52000 soldati? Da Mosul provenivano i principali dirigenti del partito Baath di Saddam Hussayn. Anche i Curdi sono coinvolti. L’ambasciata irachena a Parigi ha rivelato che il presidente della regione del Kurdistan, Masud Barzani ha incontrato segretamente la leader dell’organizzazione terroristica Mujahidin-e-Khalq [MEK], Maryam Rajavi, durante la sua visita in Francia a maggio. La riunione si tenne subito dopo l’incontro di Barzani con il capo della coalizione della cosiddetta opposizione siriana Ahmad al-Jarba. Barzani avrebbe confermato alla terrorista di origine iraniana Rajavi che non avrebbero permesso al Primo ministro Nuri al-Maliqi di accedere al terzo mandato. Barzani ha anche detto a Rajavi che per via della situazione regionale non avrebbe dichiarato pubblicamente il suo sostegno all’organizzazione terroristica ospitata a Camp Liberty, una base degli USA presso Baghdad. Al-Maliki avrebbe dovuto agire prima, e i servizi segreti avrebbero dovuto indagare e tenere sott'occhio quegli elementi, che per via del loro passato, potevano costituire in potenziale pericolo. Era chiaro che l'Iraq fosse il bersaglio di "ripiego", visto che la Siria stretta attorno ad Assad ha tenuto botta, e man mano che la Siria recuperava terreno, l'attività dei terroristi in Iraq aumentava, passando dalla Siria all'Iraq, i cui confini sono tutt'ora in molte zone praticamente inesistenti e usando il fiume Eufrate. Non cè dubbio anche che sia l'Iran il bersaglio principale, da sempre. Cercano in tutti i modi di abbattere la linea di difesa esterna di Teheran. Non posso credere che al-Maliki, speri davvero nel supporto americano, i quali non aspettano altro che far cadere il suo governo e sostituirlo con un governo oscurantista fantoccio filo-saudita, filo-sionista e vicino alla Turchia. Gli americani hanno tutt'ora alcune basi in Iraq, e Obama ha dichiarato: "non escludo nulla, pronti ad azioni militari". Non vedono l'ora di intervenire in Iraq, con la scusa di dare aiuto contro il [loro] terrorismo. -Christian-noreply@blogger.com