lunedì 29 novembre 2010
Anche Jumblatt affossa il "Tribunale speciale"
Il leader Druso libanese Waleed Jumblatt ha recentemente dichiarato che le cosiddette "indagini" del Tribunale speciale per il Libano non sono altro che un'inquisizione politicamente motivata mirata contro alcune forze dello spettro politico nazionale in modo da favorirne altre, invitando il Gabinetto di governo a disconoscerne da subito le conclusioni, qualunque esse siano.
"Questo 'tribunale' ha lo scopo di destabilizzare il Libano, non di produrre giustizia; sarebbe appropriato che questo Governo si riunisse ed emettesse un comunicato contro di esso, possibilmente ancor prima che rilasci una sentenza, in questo modo il campo sarebbe sgombro da dubbi e risulterebbe evidente che il problema giace negli scopi e nei metodi del 'tribunale', non nella sua sentenza".
Jumblatt é arrivato da definire le voci e i 'rumor' riguardanti il Tribunale speciale e le sue indagini "Una soap opera del tipo più triviale e pericoloso; é certo che tali fughe di notizie siano pilotate, dallo stesso Tribunale o da chi ha intenzione di manipolarlo". Interrogato a proposito di chi manovri l'organismo internazionale l'anziano uomo politico ha ricordato che c'è solo una nazione che, recentemente, ha subito in Libano, per mano libanese, un grave scacco politico e militare.
Le dichiarazioni di Jumblatt segnalano il definitivo distacco della sua fazione politica (il PSP, Partito socialista progressista) dall'alleanza del 14 marzo, costituita da formazioni politiche di Destra e conservatrici, legate da un atteggiamento antisiriano e filo-occidentale.
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