sabato 6 novembre 2010
Boicotta, disinvesti, sanziona! Nuovo successo della campagna antisionista!!
Palazzinaro, trafficante di diamanti, fabbricante di prodotti chimici; questi i tre cardini su cui Lev Leviev, nato in Uzbekistan da una influente e ramificata famiglia di Ebrei ortodossi, ha edificato una fortuna valutata in oltre un miliardo e mezzo di dollari; per un periodo ha cercato anche di lanciarsi nel business delle prigioni private in Israele (visto che là i detenuti non mancano mai avrà pensato che li si potesse anche sfruttare in lavori malpagati e pericolosi) ma, forse pilotato da qualche "toga rossa", un tribunale di Tel Aviv dichiarò lo stesso concetto di prigione gestita da una corporazione come "altamente incostituzionale" e il pasciuto e lucido Mr. Leviev si é dovuto "accontentare", per cavare comunque soldi dall'umiliazione e dallo sfruttamento di altri esseri umani, di investire pesantemente nella costruzione di insediamenti illegali su terra rubata ai Palestinesi, come Har Homa e Maale Hadumim.
Adesso, "purtroppo" (per lui e per il suo gonfio portafoglio), ha dovuto rinunciare anche a questa lucrosa "venture" affaristica; a causa delle ripetute, insistenti, proteste pubbliche che erano diventare ormai parte integrante del panorama circostate le sue gioiellerie, i suoi cantieri, i suoi uffici e le sue fabbriche. Denunce, picchettaggi, slogan e cartelli (spesso semplici cartoncini con caratteri disegnati a pennarello) sono riusciti nell'impossibile...far recedere uno spregevole individuo con la cassaforte al posto del cuore e il conto corrente al posto del cervello a desistere da una (pur lucrosissima) impresa per paura di ben più consistenti danni economici alle sue altre attività.
Ignorati dai media controllati dalla lobby ebraica, attaccati dalla canaglia prezzolata dei disinformatori e degli infangatori filosionisti (quelli che urlano: 'anti$emita!' e 'olocau$to!' appena si critica l'apartheid di Tel Aviv), i manifestanti della campagna BDS (Boicottaggio, Disinvestimeto e Sanzioni) contro Israele non si sono scoraggiati e non hanno ceduto; il loro messaggio si é diffuso, capillarmente, per osmosi, come un bacillo di libertà che ha "infettato" prima migliaia e poi centinaia di migliaia di persone, fino a che ala benefica "infezione" Leviev ha potuto reagire in un solo modo: "amputandosi" il sostegno e la partecipazione alla costruzione di insediamenti.
"Africa Israel", la compagnia ammiraglia del gruppo guidato dal miliardario, ha annunciato pochi giorni fa di non essere più coinvolta direttamente o indirettamente nei progetti di insediamento in Cisgiordania, pur riservandosi di "negare" (con una foglia di fico sinceramente poco credibile) che la decisione sia nata da "preoccupazioni per le pressioni ricevute". Adlah-New York, la principale associazione coinvolta nel picchettaggio e boicottaggio delle imprese di Leviev considera la decisione "Un enorme e importante successo. che mostra la bontà e l'efficacia della campagna BDS".
La "Coalizione delle Donne israeliane per la Pace" ha rivelato che in una lettera ufficiale indirizzatale da Africa Israel veniva ripetuto con tanto di prove documentali controllabili come ogni legame con realtà finanziarie e imprenditoriali coinvolte nella costruzione dei 'settlement' fosse ormai stato rescisso e che la compagnia rimaneva da quel momento in poi coinvolta in progetti edilizi che avrebbero beneficiato l'intera comunità dei cittadini di Israele, senza distinzioni etniche o religiose.
Visto che solo nel 2008 uno spocchioso e soddisfatto Leviev dichiarava al quotidiano Haaretz che per lui gli insediamenti erano territorio israeliano senza riguardo a dove fossero costruiti o chi avesse abitato precedentemente sul loro suolo e che per lui Gerusalemme doveva "tornare" a essere una città "esclusivamente ebraica" il lettore può facilmente immaginare quale devastante impatto la campagna BDS abbia avuto sulle sue imprese, per spingerlo a una decisione tanto drastica e a profondersi in assicurazioni (con tanto di prove!) di avere del tutto interrorro il proprio coinvolgimento nella campagna sionista di furto e occupazione di terra cisgiordana.
@Bario: ma non hai nulla da fare nella vita al punto da venire a fare il confutatore perenne di questo blog? Se non ti piace questo blog, vattene su Informazione Corretta, quella sì che "vera informazione".
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