mercoledì 3 novembre 2010

Haneen Zoabi: "Due Stati? Non diciamo sciocchezze!"


Non esiste "la benché minima chance" per il successo della favoleggiata "Soluzione a due Stati" e, mentre pronuncia la propria netta e inappellabile condanna della chimera con cui il mondo occidentale si balocca ormai da diciassette anni, dai tempi degli illusori "Accordi di Oslo", (resi lettera morta dal pervicace e ostinato rifiuto israeliano di lasciare ai Palestinesi piena autonomia sui territori che sarebbero loro affidati) il volto dolce di Haneen Zoabi assume un cipiglio duro e determinato.

"La realtà", prosegue la deputata Palestinese della Knesset, "marcia verso una 'Soluzione a uno Stato'; ma se sarà la mostruosità razzista che Lieberman e Netanyahu stanno costruendo con la complicità dei Laburisti o una realtà veramente libera e democratica, dipende soltanto da noi e dalla nostra voglia di lottare".

Eletta nel 2009 nelle fila del partito Balad (Alleanza Nazionale Democratica), lo stesso in cui militava l'attivista palestinese per i diritti umani Omar Sayid, gettato in galera da Israele con pretestuose accuse, la Zoabi si trova attualmente in Nordamerica per un tour di testimonianze e conferenze volte a mettere il pubblico occidentale in contatto con la realtà, particolarmente in quei paesi come gli Stati Uniti che soffrono pesantemente per la censura e la distorsione dell'informazione imposta dal ferreo controllo della lobby ebraica sui mass-media.
Homepage del sito web del partito Balad, in cui milita Haneen Zoabi.
Durante una delle sue conferenze la Zoabi ha incontrato studenti, personale docente e membri della comunità musulmana presso l'Università di Chicago, illustrando loro la sistematica discriminazione affrontata dai cittadini arabi di Israele, oltre un milione e duecentocinquantamila persone, che vivono sotto un sistema di segregazioni e divieti in tutto e per tutto simile all'Apartheid del vecchio Sudafrica razzista.

"Bisogna opporsi con particolare forza all'assurda e discriminatoria pretesa di Israele di vedersi 'riconosciuto' come 'Stato ebraico'", aggiunge Haneen, e quando si consideri come nessuna delle democrazie europee, asiatiche o americane pretenda di affermare "ex lege" una sua identità razziale o religiosa é difficile non ammettere la bontà del suo appello.
Un vergognoso 'cartoon' israeliano, copiato dalla pagina Facebook che invita all'assassinio di Haneen Zoabi.
La Zoabi ha raggiunto il Nordamerica nonostante le ferite inflittele dalla polizia israeliana durante le violenze seguite alla marcia provocatoria a Umm el-Fahm da parte dei fascisti israeliani ammiratori del Kach, l'organizzazione terroristica e razzista fondata dal "rabbino" Meir Kahane, tenutasi lo scorso 27 ottobre, a seguit della quale ha ricevuto due colpi inferti con proiettili di plastica.

Tuttavia, per chi é sopravvissuta al barbaro assalto armato alla Mavi Marmara, durante il quale i commando navali dell'esercito sionista massacrarono più di nove attivisti per la pace, freddandoli quando erano sdraiati faccia a terra sull tolda della nave, colpi del genere non sono nulla di cui preoccuparsi e certamente non sono in grado di fermare il suo impegno all'attivismo e alla lotta in difesa della Palestina.

2 commenti:

  1. durante il quale i commando navali dell'esercito sionista massacrarono diciannove attivisti per la pace, freddandoli quando erano sdraiati faccia a terra

    siamo do nuovo alla fantascienza, i morti alla fine erano 9, che poi fossero sdraiati faccia a terra questo piace pensarlo solo a te

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  2. http://en.metapedia.org/wiki/Gaza_flotilla_massacre#Dead_and_injured

    L'articolo di Wikipedia é chiaro in merito:

    "however five of the dead were shot either in the back or the back of the head"

    evidentemente lei non sa leggere, signor bario, noi abbiamo scritto semplicemente "più di nove".

    Nove è il numero di salme restituite alla Turchia.

    Altri attivisti assassinati sono stati sepolti nelle loro patrie.

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