sabato 13 novembre 2010
Proteste anti-apartheid in Cisgiordania, gli israeliani reagiscono con ferocia
Soldati delle forze di occupazione sioniste si sono resi responsabili di violenze contro una folla di pacifici dimostranti che cercava di attraversare un checkpoint arbitrariamente collocato dai soldati davanti all'entrata del loro villaggio, nella parte meridionale della Cisgiordania.
Il checkpoint, piazzato molti mesi orsono davanti alla comunità di Al Ma'sara, presso Betlemme, é stato artatamente collocato in modo da rallentare il più possibile gli spostamenti degli abitanti che vogliano raggiungere altre zone della West Bank; uno dei tanti esempi di angheria pianificata nel più vasto processo di "bantustanizzazione" della Palestina, che dovrebbe portare a nuovi furti e occupazioni di terre da parte dei soldati sionisti e dei loro alleati, i settler dell'ultradestra religiosa.
Oltre che dagli abitanti di Al Ma'sara la folla di dimostranti era integrata da attivisti e volontari stranieri, che non hanno paura di opporre il loro coraggio e le loro nude mani contro i fucili, i lacrimogeni, le granate assordanti e i proiettili di plastica del famigerato "esercito più morale del mondo".
Altre dimostrazioni contro l'apartheid israeliano si sono tenute a Bi'lin, nella Cisgiordania centrale; per far fronte a queste i "rambo" con la stella di Davide non hanno trovato di meglio che sparare candelotti lacrimogeni ad altezza d'uomo mirando a colpire i manifestanti. Più di dieci di loro sono stati ricoverati per sintomi di soffocamento e intossicazione.
scusi ma dove sarebbero gli attivisti e volontari stranieri ? perchè dalle foto non si capisce
RispondiEliminaNon si vedono nemmeno i ragazzi di Bi'lin intossicati dai gas, ma c'erano pure anche loro...questo é un blog giornalistico non un magazine di fotoreportage.
RispondiEliminahttp://english.pnn.ps/images/stories/2008/almassara.JPG
Sperando che lei abbia posto la domanda in buona fede le indichiamo quest'altra foto, presente sul Palestinian News Network.