sabato 25 dicembre 2010
Israele augura "buon natale" ai palestinesi: un morto e tre feriti
L'esercito sionista ha fatto i suoi auguri di "Buon Natale" a Gaza, intensificando i propri attacchi contro la popolazione civile nel crudele quanto ottuso tentativo di fiaccarne lo spirito attraverso la violenza e il dolore: soldati dell'esercito più (im)morale del mondo hanno aperto il fuoco nella fascia Nord della Striscia di Gaza colpendo alla schiena un giovane pastore che accudiva il suo gregge. Il pastore, Salem Abu Heshish, é morto sotto i colpi degli assassini in uniforme, mentre altri tre ragazzi palestinesi sono stati feriti in un'altra zona della Striscia: uno é in condizioni disperate, mentre le condizioni degli altri due non destano preoccupazioni.
Adham Abu Selmiya, portavoce del legittimo Governo palestinese per i servizi medici, ha detto che i tre giovani sono stati fatti segno del fuoco sionista mentre raccoglievano detriti di cemento da sgretolare per farne sabbia da costruzione; secondo le cifre fornite dall'ONG Defence for Children International fra il 26 marzo e il 10 dicembre 2010 le truppe dello Stato ebraico hanno ucciso 19 bambini e ragazzi palestinesi impegnati in quest'attività, mentre sono state tredici le vittime dell'escalation di violenza israeliana dal primo dicembre a oggi. I feriti, invece, sono stati circa una trentina.
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