giovedì 30 dicembre 2010
L'Egitto ci riprova! La carovana solidale "Asia to Gaza" bloccata a un passo dalla meta!
Nel secondo anniversario del sanguinoso "pogrom" militare sionista contro la popolazione indifesa della Striscia di Gaza la "Carovana di solidarietà" partita con oltre cinquecento volontari da Nuova Delhi il 2 dicembre scorso avrebbe dovuto varcare i posti di blocco di Rafah per portare agli abitanti della Striscia il conforto dei generi di prima necessità (trasportati per migliaia di chilometri attraverso Pachistan, Iran, Turchia, Siria e Libano) e il calore della solidarietà di tutti i popoli d'Asia: dalla Cina all'Indonesia, dalla Malesia al Giappone.
Eppure l'Egitto ha fermato il convoglio ancora prima che potesse raggiungere la sua destinazione finale, citando non meglio precisate "irregolarità" nei documenti presentati dai responsabili dell'iniziativa come motivo per la decisione. In realtà l'arresto potrebbe essere un modo degli egiziani di non mostrarsi "troppo ansiosi" di partecipare all'indebolimento del ferreo assedio sionista contro Gaza, o anche solo di estorcere una tangente per consentire l'attraversamento di Rafah.
Nella satrapia retta nominalmente da Hosni Mubarak per conto degli interessi imperialisti e colonialisti israelo-americani non ci sarebbe da stupirsi di nulla; l'Egitto si qualifica ormai da decenni in testa alla classifica dei paesi più corrotti del mondo.
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