giovedì 6 gennaio 2011
Il Ministro della Guerra sionista vivacemente contestato all'Università di Tel Aviv
Grave imbarazzo per Ehud Barak, il politico sionista che da Primo Ministro israeliano, carica che resse dal 1999 al 2001 è ridotto, coi dispersi rimasugli di quello che fu il laburismo ebraico, a reggere la candela all'ammucchiata di conservatori ultranazionalisti, fondamentalisti talmudici e razzisti attualmente al potere a Tel Aviv; infatti durante un suo intervento all'Università di Ramat Aviv l'ex ufficiale di Stato Maggiore e attuale Ministro della Difesa é stato letteralmente "bombardato" di fischi e slogan contro le aggressioni israeliane contro la Palestina e le sue politiche di Apartheid contro i suoi abitanti.
"Assassino dei bambini di Gaza" é stato uno degli epiteti meno irriferibili lanciati all'indirizzo del povero Ehud, che oltretutto si é anche visto alzare contro cartelli e placard che riportavano le immagini delle vittime straziate dei bombardamenti che, d'accordo con Ehud Olmert e Tzipi Livni, ordinò di scatenare contro la Striscia proprio in questi giorni, due anni esatti fa.
Appellativi quali "Bugiardo" "Assassino" e "Mercante di paura" sono stati via via gridati al suo indirizzo, prima che la security del Ministro entrasse in azione e, coi consueti metodi fascisti, allontanasse a forza i dimostranti, che esprimevano senza minacce o atteggiamenti aggressivi la loro riprovazione per l'esponente di quello che dovrebbe essere un partito progressista e di Sinistra.
Interrogato dai rappresentanti dei media dopo la conclusione del suo discorso, terminato davanti a un uditorio molto più rarefatto, Barak, un po' con prosopopea, un po' con l'ingenuità di coloro che evidentemente non sono abbastanza intelligenti per trarre conclusioni da fatti appena accaduti ha dichiarato: "Sono l'ultima persona che senta il bisogno di scusarsi, verso chiunque".
Perfetto.
sono pochissimi gli ebrei che si rendono conto del male che il loro popolo arreca alla pace nel mondo , purtroppo ho paura che il peggio deve ancota arrivare non solo per gli ebrei ma per molti popoli e solo per colpa loro e di chi li appogia economicamente e militarmente
RispondiEliminaBé, i contestatori all'università di Tel Aviv certamente erano ebrei...ci sarà stato anche qualche palestinese di cittadinanza israeliana ma non molti, visto che a causa delle politiche di Apartheid la maggior parte di loro riesce a malapena a terminare l'istruzione superiore (lo stato sionista spende un quinto per uno studente palestinese di quanto spenda per un ebreo)...
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