sabato 22 gennaio 2011
Michele Alliot-Marie tempestata di uova e scarpe a Gaza...i palestinesi non gradiscono il filosionismo del Governo Sarkozy!
Familiari e congiunti dei prigionieri palestinesi che languiscono nelle carceri israeliane hanno vibratamente e vivacemente protestato contro la presenza a Gaza del Ministro degli Esteri francese Michele Alliot-Marie, che ha attraversato il territorio della Striscia nella giornata di venerdì 21 gennaio.
Picchetti con cartelli che invitavano il dignitario francese ad andarsene da Gaza, slogan e canti che ripetevano lo stesso messaggio, lancio di uova, verdure e, in un paio di casi, scarpe hanno fatto da contrappunto ad ogni 'tappa' della visita della Alliot-Marie, trasformando ogni sua sosta in una stazione di una personalissima 'via crucis'.
La rabbiosa reazione degli abitanti della Striscia assediata, in ispecie di quelli i cui amati soffrono nelle galere israeliane, sottoposti a torture e indegnità, era ben giustificata, visti i commenti rilasciati nella giornata di giovedì, all'arrivo del Ministro in Medio Oriente; in essi la Alliot-Marie si era diffusamente trattenuta in una squilibrata e parziale concione su Gilad Shalit, il militare sionista legittimamente catturato da Hamas durante il contrasto a un'incursione armata delle truppe sioniste.
Il Ministro degli Esteri, ai microfoni dell'emittente di lingua araba dello Stato ebraico, aveva definito la prigionia di Shalit "un crimine di guerra"; in seguito, realizzando scopo e portata della gaffe la Alliot-Marie ha cercato di giustificarsi accusando l'emittente di aver malaente tradotto la sua frase in francese.
Il portavoce di Hamas Sami Abu Zuhri ha rimarcato come le parole del dignitario europeo riflettano il bias squilibrato con cui i Governi occidentali, ricattati se non controllati dalle rispettive 'Lobby a sei punte', inquadrano e propgonono al popolo bue una visione degli eventi mediorientali pesantemente inficiata da approssimazioni, pregiudizi e inesattezze che si rivolgono sempre in un'atmosfera favorevole a israele. Infatti, mentre Shalit é stato catturato mentre, armi alla mano, prendeva parte a una campagna di aggressione contro gli abitanti di Gaza, i prigionieri palestinesi rapiti da Israele sono stati strappati alle loro case e alla loro famiglia senza nessuna accusa precisa né alcuna motivazione.
Tristi tempi per la Francia...
RispondiEliminala stessa Ministra aveva giorni offerto al presidente tunisino Ben Alì (poco prima della sua precipitosa fuga) il "savoir faire" francese in materia di mantenimento dell\'ordine... insomma, gli voleva dare una mano per reprimere le proteste...
Ma nel paese di Sarkozy c'è di peggio... su richiesta del Conseil représentatif des institutions juives de France (CRIF) è stata annullata una conferenza all'Ecole Normale Superiere nella quale si sarebbe parlato della campagna BDS sui prodotti israeliani (in Francia è tra l'altro vorrebbero rendere illegale promuovere questa campagna).
Il bello è che a questa conferenza doveva partecipare Stephane Hessel (resistente di origini ebraiche sopravvissuto a Buchenwald).
Questo eroe francese è stato oggetto di aspre critiche perche in un suo libretto (andato a ruba) ha osato affermare che ci si dovrebbe indignare per la situazione a Gaza a in Palestina... Apriti cielo !! la lobby che non esiste si è scatenata dandogli del rincoglionito nel migliore dei casi, o rimproverandogli di non essersi espresso in merito al Sudan o ad altri paesi... insomma la solita propaganda sionista...
Ed in ultimo, lo scrittore Céline (autore del capolavoro Viaggio al termine della notte e mostro sacro della letteratura francese) è stato tolto dal novero delle personalità da celebrare queqt'anno (cinquantenario della morte) per causa di suoi scritti antisemiti. Ciò è avvenuto su richiesta di Serge Klarsfeld, presidente della Association des fils et filles des déportés juifs de France (FFDJF).
E' facile prevedere che presto si richiederà ai Palestinesi (e non solo) di riconoscere anche la Francia come stato ebraico...