Tenendo fede ai propositi ripetuti nell'intervista che potete visualizzare qua sopra, dopo oltre vent'anni passati in esilio il leader politico del movimento del rinascimento musulmano Racheed Ghannouchi é tornato in Tunisia; al suo sbarco all'aeroporto della capitale ha trovato migliaia e migliaia di compatrioti ad aspettarlo, tra di essi c'erano storici sostenitori e simpatizzanti del partito ma anche giovani nati poco prima o addirittura durante il periodo del suo esilio.
Attraversando il cancello degli arrivi Ghannouchi ha sollevato le braccia in un gesto di esultanza, mentre la folla gli si faceva sotto per salutarlo e inneggiare a lui, al suo movimento politico e al futuro della Tunisia liberata dall'oppressivo regime di Ben Ali, una bandiera tunisina gli é stata messa in mano e, mentre l'esule ritornato la stringeva e la baciava i flash di dozzine di macchine fotografiche e fotocamere di cellulari hanno immortalato il momento.
Altri presenti agitavano mazzi di fiori, fronde d'ulivo e copie del Corano.
"Ritornando in patria oggi non torno solo in Tunisia, ma nel Mondo Arabo nel suo complesso" ha detto Ghannouchi ai rappresentanti della stampa, aggiungendo che An-Nahda si registrerà presto come partito politico e assolverà tutte le incombenze burocratiche per prendere parte alle annunciate libere elezioni.
Ghannouchi durante l'esilio londinese |
un link illuminante
RispondiEliminachicomanda veramente in Tunisia
RispondiEliminahttp://coriintempesta.altervista.org/blog/tunisiacomanda-sempre-la-banca-mondiale/