lunedì 14 febbraio 2011
Dimostranti cisgiordani sfidano di nuovo gli sbirri di Fatah e celebrano a Betlemme la cacciata del cacicco Mubarak!
Cittadini cisgiordani di tutte le età e tutte le estrazioni si sono riuniti nella mattinata del 13 febbraio presso la celeberrima Chiesa della Natività nella cittadina di Betlemme, nella porzione meridionale della West Bank per celebrare la vittoria della Rivoluzione egiziana.
A nulla sono servite le minacce e gli interdetti di Fatah, la fazione venduta al Consenso americano e agli interessi sionisti, che finora avevano scoraggiato gli abitanti di Betlemme, Ramallah, Gerusalemme Est, Hebron dal riunirsi per agitare bandiere egiziane e inneggiare alla caduta del tiranno Mubarak, legato a doppio filo ad Abu Mazen e alla sua cricca.
Il Dottor Mazen Qumsiyeh, già animatore di una similare iniziativa (però precedente le dimissioni del satrapo del Cairo), ha dichiarato: "Siamo riuniti per sostenere l'orgoglio della Nazione araba, per dirci solidali con la lotta per la libertà e l'indipendenza di tutti i popoli fratelli, la nostra lotta é una, al Cairo come qui, a Tunisi come ad Amman".
Dopo alcune brevi orazioni dei membri del locale "Comitato contro l'Occupazione sionista", gli astanti si sono diretti verso la città vecchia. Poliziotti e sgherri dei servizi segreti, gendarmi coloniali dell'Apartheid israeliano, hanno provato a fermare la marcia, trattenendo i presenti nella piazza, ma questa volta la determinazione del popolo ha avuto la meglio.
Snodandosi attraverso le vie dei vecchi quartieri di Betlemme i manifestanti hanno visto le loro file ingrossarsi di metro in metro, abbracciando e festeggiando tutti coloro che si univano al serpente di persone, annunciando simili marce e dimostrazioni contro Fatah e il suo abietto collaborazionismo, al canto di "Oggi il Cairo, domani Ramallah!".
Sciogliendosi con la promessa di un nuovo meeting e una nuova marcia per sabato 19 molti dei dimostranti hanno ritenuto d'obbligo fare una tappa da un vicino venditore di Kunafah, preparazione dolce legata ai matrimoni e agli avvenimenti lieti.
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