domenica 13 febbraio 2011
Ousama Hamdan commenta la cacciata di Mubarak: "Un avvertimento per Abu Mazen e Fatah"
Ousama Hamdan, responsabile delle relazioni estere di Hamas in Libano ha dichiarato che le dimissioni di Mubarak e il conseguente passaggio di poteri in Egitto non sono solo uno storico momento per il Paese delle Piramidi, ma anche un importante punto di svolta per il Movimento musulmano di Resistenza e per l'intera Causa nazionale palestinese.
La caduta di Mubarak, ovviamente, ha causato panico e disappunto tra le fila della fazione Fatah, compromessa e venduta agli interessi americani e sionisti, ma ha scatenato l'entusiasmo di Hamas e dei cittadini palestinesi di Gaza e della Cisgiordania.
"Ogni sviluppo che dà potere al popolo in Medio Oriente incontra il favore di Hamas e il disappunto di Fatah, perché Hamas é custode della volontà popolare palestinese, espressa liberamente nelle urne, mentre Fatah ormai rappresenta solo gli interessi di una piccola casta di burocrati e sgherri al soldo dell'imperialismo".
L'Egitto, che per mano dell'autocrate Sadat firmò una 'pace' abietta e svilente con lo Stato ebraico nel 1979, ha partecipato fin dall'inizio all'imposizione del brutale strangolamento economico di Gaza, con cui i generali dell'IDF intendono punire collettivamente tutta la popolazione di Gaza per aver osato sfidare i desiderata di Washington e Tel Aviv.
"In una normale situazione di democrazia non vi sarebbero dubbi che il popolo egiziano si schiererebbe tutto a favore dei suoi fratelli di Gaza e nessuno penserebbe di mantenere l'assedio attraverso il confine di Rafah".
Interrogato su come la situazione palestinese potrebbe essere influenzata dagli eventi Hamdan é categorico: "Abbas e gli altri 'oltranzisti della trattativa' devono trarre le dovute conseguenze su cosa capiti a chi trascuri la volontà popolare per inseguire i propri interessi personali". In Cisgiordania, intanto, i cittadini, impossibilitati a manifestare pubblicamente la loro solidarietà coi cittadini egiziani a causa del coprifuoco indetto da Fatah, stanno ricorrendo in maniera massiccia agli SMS per tenersi in contatto e commentare gli eventi: i server di telecomunicazione della zona registrano picchi di traffico simili a quelli delle grandi ricorrenze religiose, quando é normale mandare grandi quantitativi di SMS augurali ad amici e parenti.
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