Le donne di Gaza si sono riunite per ricordare e ricordarsi che parte vitale e importante del movimento arabo, musulmano e mondiale delle donne esse rappresentino, avendolo dimostrato più e più volte negli ultimi decenni con la loro abnegazione, la loro sofferenza, le loro lacrime e, troppo spesso, anche col loro sangue.
Le donne di Gaza hanno infatti molto subito e molto patito per mano dell'occupazione e della politica di segregazione e aggressione del vicino Stato di Israele, vedendo le loro comunità, le loro famiglie, i loro figli attaccati, assediati, minacciati su base costante e regolare; né a loro erano risparimate angosce e tormenti, nelle corse disperate verso i rifugi antiaerei, nelle attese senza fine ai posti di blocco, negli abusi e nelle molestie della soldataglia sionista.
Tuttavia le donne della Striscia continuano a vivere e a far vivere, nonostante l'assedio, nonostante i raid, nonostante tutto; spesso si prendono il carico di mantenere le loro famiglie lavorando, quando i loro mariti, i loro padri sono uccisi o incarcerati da Israele, spesso si migliorano attraverso lo studio e l'esercizio della cultura e della professione intellettuale.
Il desiderio di ricostruire e migliorare quanto é stato offeso e distrutto dall'arroganza dell'occupazione é la migliore e più certa garanzia di un futuro radioso per Gaza. Certe donne, come loro, sanno essere e diventare invincibili.
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