Il Ministero palestinese per gli Affari dei Prigionieri ha fatto appello alla Croce Rossa/Mezzaluna Rossa affinché applichi più sforzi nel tentativo di alleviare le sofferenze dei cittadini palestinesi detenuti dall'occupante sionista per motivi politici e per riattivare il programma di visite parentali da Gaza, interrotto per volontà persecutoria del Regime dell'Apartheid.
Il Ministero, in un comunicato stampa rilasciato nella giornata di lunedì 9 maggio in occasione della Giornata internazionale della Croce Rossa/Mezzaluna Rossa ha ricordato la missione storica dell'organizzazione umanitaria, ricordando come, in tutto il suo lodevole curriculum, manchino esempi di efficace pressione contro lo Stato ebraico, che sembra godere di una "patente" per poter implementare le sue politiche inumane senza suscitare la critica e lo stigma della comunità internazionale.
Il Ministero ha evidenziato come la Croce Rossa/Mezzaluna Rossa sia stata incapace di riavviare il programma di visite da parte dei congiunti dei prigionieri politici di Gaza, interrotto arbitrariamente dagli israeliani dal giugno 2007, quasi quattro anni fa, e che era da questa supervisionato. Ha aggiunto che la Croce Rossa/Mezzaluna Rossa da allora si é persino disinteressata dei bisogni materiali di rifornimento dei prigionieri, accontentandosi, al massimo, di fare da 'postino' consegnando qualche messaggio dei carcerati ai familiari e viceversa.
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