Un ragazzino palestinese di appena sedici anni é morto stamane dopo essere stato raggiunto da un proiettile allo stomaco sparatogli contro da un moralissimo e coraggiosissimo militare israeliano, durante gli scontri nel quartiere gerosolimitano di Silwan, teatro delle più incredibili angherie e delle più feroci persecuzioni anti-palestinesi nel quadro del folle progetto sionista per la giudaizzazione coatta della capitale della Terrasanta.
La vittima, Milad Samir Ayyash, nativo e residente di Silwan (NATIVO e RESIDENTE, al contrario delle milizie ebraiche che il Regime dell'Apartheid vorrebbe impiantare al posto dei Palestinesi una volta fattane "pulizia etnica") é stato portato all'Ospedale Al-Maqasid, ma gli sforzi dei clinici per salvarne la giovane vita si sono, in ultimo, dimostrati vani.
Il funerale, coerentemente con le prescrizioni della fede musulmana, dovrebbe tenersi a breve, forse già nel corso della serata. Fra tante centinaia di vittime adolescenti dell'Occupazione sionista (1335 vittime dal 2001 a oggi tra i minori di 15 anni, età che Milad ha fatto appena in tempo a superare per venire comunque assassinato) questa potrebbe avere una rilevanza particolare, in quanto già diversi commentatori mediatici e politici hanno iniziato a chiamarla "La Prima Vittima della Terza Intifada".
Ritenendo che sia ancora troppo presto per valutare se una nuova, massiccia insurrezione dei Palestinesi stia per inverarsi, la redazione di "Palaestina Felix" non può che esprimere idealmente il proprio cordoglio per il sacrificio di questo giovane, che non ha esitato un attimo a mettere la sua carne, la sua rabbia, il suo cuore e il suo sangue contro le armi, la violenza, l'ipocrisia e la codardia del nemico sionista. Che il tuo sacrificio sia di esempio ad altri, Milad.
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