Le famiglie dei detenuti palestinesi arrestati dalla fazione Fatah durante gli ultimi quattro anni per motivi politici (nell'ambito della servile sottomissione di quanto restavva dell'Anp in Cisgiordania ai desiderata dell'occupante sionista), coerentemente alla manifestazione di sollievo e fiducia alle notizie della riconciliazione tra Hamas e la fazione di Mahmud Abbas hanno significato la loro speranza che essa preluda al rapido rilascio dei loro cari.
"Sarebbe il gesto che più chiaramente di ogni altro mostrerebbe la serietà delle intenzioni di Abu Mazen; nonostante il dolore e la sofferenza che ancora albergano nei cuori di centinaia di madri, mogli, fratelli, sorelle e figli di carcerati palestinesi noi riceviamo con gioia le notizie sulla riconciliazione nazionale, fidando che a esse segua quanto prima la liberazione di ogni genere di detenuto politico".
Ufficiali dell'Anp (l'embrionale organo di autogoverno occupato da Fatah in questi ultimi quattro anni di egemonia sulla Cisgiordania) avrebbero assicurato che la liberazione dei detenuti politici sarebbe prossima, soggetta soltanto a tempi burocratici. Inoltre, il Comitato delle Famiglie dei Detenuti politici ha invitato i media locali e regionali a mobilitarsi per affrettare il processo di liberazione, mantenendo viva l'attenzione dell'opinione pubblica sulla questione.
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