Il Primo Ministro palestinese Ismail Hanyieh nella nottata di ieri ha reso visita a una delle più povere famiglie di Gaza, portando con sé pacchi di aiuto forniti dal Governo e consumando coi suoi ospiti l'Iftar, il pasto che rompe il digiuno diurno del Ramadan. L'evento ha fatto seguito a un appello lanciato dallo stesso Hanyieh ai membri del proprio esecutivo di moltiplicare i propri sforzi per entrare in contatto con le mille sofferenze della popolazione della Striscia.
Hanyieh, prima della cena, si é trattenuto col capofamiglia Ayman ar-Rawadi, ascoltando la cronaca delle difficoltà in cui egli si é trovato dopo aver perso il lavoro in seguito ai bombardamenti israeliani di due anni e mezzo fa; nel corso del brutale 'pogrom' militare contro l'enclave palestinese assediata, infatti, gli aggressori sionisti hanno distrutto la maggior parte delle industrie, delle fabbriche, delle officine, gettando sul lastrico migliaia e migliaia di famiglie.
Rawadi, la moglie e i loro tre figli si sono ridotti a vivere in una 'casa' costituita da una stanza comune, un cucinino e un piccolo bagno; Hanyieh, dopo avere ascoltato la sua storia, ha promesso un intervento edilizio pubblico per offrirgli un alloggio più degno e un impegno per trovare un posto nell'amministrazione pubblica per lui. "Per il mio esecutivo, per la responsabilità che provo nei confronti di ogni abitante di Gaza, venire incontro alle loro difficoltà e ai loro bisogni é più che un dovere, é una necessità".
A quel punto il Primo Ministro e i suoi ospiti si sono seduti a tavola, rompendo il digiuno del mese sacro e passando una serata tranquilla, la prima in casa Rawadi dopo tanti, troppi mesi di incertezza e sconforto.
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