Il Primo Ministro libanese Najib Mikati ha nettamente respinto ogni ipotesi di coinvolgimento del Movimento sciita di Resistenza Hezbollah nel caso dell'assassinio dell'ex Premier Rafik Hariri, invitando l'organizzazione a designare un team di difensori che demolisca una volta per tutte lo spurio e traballante impianto accusatorio messo in piedi da Cassese e Bellemare, talmente debole da non poter resistere a nemmeno cinque minuti di disamina.
Mikati ha rilasciato questo invito durante una recente intervista con la televisione libanese Al-Jadeed, aggiungendo anche che i membri del cosiddetto "Tribunale Speciale per il Libano" dovrebbero essere a loro volta messi sotto accusa per l'affaire delle false testimonianze utilizzate per tentare di accusare prima la Siria e ora Hezbollah di coinvolgimento nell'attentato del 2005.
Il Segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha definito il Tribunale speciale come un "Nido di corruzione politica, morale e finanziaria", parte di un disegno israeliano e americano per tentare di infangare la Resistenza e di seminare tensione e divisione tra le varie componenti politiche ed etnico-religiose della società libanese. "Leggendo i testi rilasciati dal tribunale salta agli occhi l'assenza di qualunque prova sostanziale a supporto delle sue accuse: tutto ciò che hanno é una prova indiziaria costituita dalle registrazioni di alcuni telefoni mobili, di cui non si sa con certezza nemmeno che siano mai stati in mano dei sospettati, figuriamoci di loro proprietà".
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