venerdì 23 settembre 2011

Un nuovo Cacciatorpediniere e nuovi missili antinave per la Marina della Repubblica Islamica!


Il Comandante supremo delle Forze navali iraniane, Contrammiraglio Habibollah Sayyari ha dichiarato, durante le manifestazione della "Settimana Sacra della Difesa" (la ricorrenza che ogni settembre celebra gli eroici sforzi compiuti dalle Forze armate della Repubblica iraniana per bloccare e respingere l'invasione irachena che scatenò la Guerra del Golfo dal 1980 al 1988) che il Cacciatorpediniere 'Velayat', unità gemella della 'Jamaran' varata nel 2007 e in servizio attivo dal 2010, si unirà presto alla flotta della Repubblica islamica.

La notizia, ripresa e diffusa dall'Agenzia di stampa ufficiale IRNA, segnala un nuovo importante traguardo dell'industria navale iraniana, che sembra ormai in grado di impostare e completare moderne unità navali che hanno poco o punto da invidiare a quelle prodotte da nazioni con una ben più lunga storia cantieristica alle spalle; dopo i sistemi terrestri, aerei e missilistici, quindi, anche il know-how marittimo di Teheran ha fatto imponenti passi avanti, nell'ottica di quella "Jihad per l'Autosufficienza militare" che deve garantirne la totale indipendenza della politica difensiva, al contrario di quanto accadde nei primi anni '80, quando l'arsenale militare iraniano, pieno zeppo di articoli 'Made in Usa' acquistati con eccessiva prodigalità dal corrotto sovrano Reza Palhevi, venne quasi reso inutilizzabile dal rifiuto americano di provvedere parti di ricambio e munizioni alla Repubblica islamica impegnata nella difesa contro le armate di Saddam Hussein.

Pesante 1420 tonnellate ed equipaggiata con strumenti all'avanguardia per la guerra elettronica e la rilevazione radar precoce la 'Velayat' sarà come la 'Jamaran' dotata di piattaforma elicotteristica, cannoni a tiro rapido derivati dal leggendario 76mm navale della OTO-Melara, siluri, armi antisom e missili antiaerei e antinave. Proprio nel campo dei missili antinave un nuovo modello di vettore, battezzato "Khalij Fars" (cioé 'Golfo Persico'), capace di un raggio di circa 300 chilometri e di complesse evoluzioni contro ogni tentativo di abbattimento o evasione, testato per la prima volta nel 2008, verrà presto prodotto in serie e aggiunto al già ragguardevole arsenale missilistico di Teheran.

Il Khalij Fars sarà capace di portare sul bersaglio un'ogiva bellica di 650 chili di esplosivo ad alto potenziale alla ragguardevole velocità di Mach 3. Oltre a questi annunci Sayyari ha anche previsto il prossimo avvicendamento nelle acque del Golfo di Aden delle unità navali attualmente presenti in operazioni di pattugliamento e contrasto della pirateria con quelle della Sedicesima Flottiglia dell'IRIN; nell'ambito degli sforzi della Repubblica Iraniana per garantire la libertà di transito e commercio in un tratto di mare strategico per gli interessi del paese e della regione.
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