Un convoglio di aiuti umanitari partito da Mosca é arrivato in queste ore nel ghetto palestinese di Gaza, tuttora sottoposto allo strangolamento economico da parte di Israele. Curiosamente, fino a che le forze della Resistenza di Hamas trattenevano il prigioniero di guerra Gilad Schalit il regime ebraico dichiarava che "l'assedio era necessario" per forzare i Palestinesi a liberare l'Ebreo francese che si era arruolato nelle forze di occupazione; adesso che Israele si é dovuto piegare alle condizioni di Hamas e rilasciare oltre mille detenuti politici per riavere indietro Schalit, l'assedio non si sa come mai continua.
La carovana solidale moscovita é la prima arrivata dalla Russia e, sotto lo slogan "Gaza, Mosca é con te", é stata accompagnata da Lilya Mukhamediarova, dirigente della Fondazione benefica 'Solidarietà', dal celebre giornalista Maxim Shevchenko (foto sopra) e da sua moglie Nadezhda Kevorkova. La Fondazione 'Solidarietà' ha raccolto donazioni attraverso tutto il mese del Ramadan, da musulmani, cristiani e agnostici e con esse ha acquistato ingenti quantità di medicinali, attrezzature mediche ed equipaggiamenti clinici presenti sulla lista delle penurie e delle carenze compilate dai medici di Gaza.
Il valore dei rifornimenti portati a Gaza é di circa 100.000 Euro (cinque milioni di rubli), notevole in senso assoluto, ma ancora troppo poco per poter rischiarare sensibilmente l'orizzonte di una situazione emergenziale che ogni settimana si fa sempre più drammatica. La Mukhamediarova ha notato che sono ancora 310 i medicinali che mancano gravemente dalle banche farmaceutiche di cliniche ed ospedali della Striscia e ha definito l'emergenza di Gaza come "Una sfida non solo ai musulmani, ma a tutti gli esseri umani, per mettere alla prova i nostri semtimenti di fratellanza, di giustizia, di empatia".
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