Nel giorno delle più grandi, maestose e coinvolgenti cerimonie per il 24esimo anniversario della fondazione del Movimento musulmano di Resistenza Hamas le Brigate Ezzedine al-Qassam, che ne costituiscono l'ala militare, hanno rilasciato un lungo e accurato comunicato, nel quale sono riunite, in una specie di consuntivo redatto appena prima del traguardo del quarto di secolo di vita, le cifre più rilevanti degli obiettivi e dei risultati ottenuti dalle loro attività. Bilancio di duecentoeottantotto mesi trascorsi a opporsi con le armi alle aggressioni del regime ebraico di occupazione.
Scorrendolo si vede come i caduti delle Brigate Qassam siano stati 1848, numero spaventoso in senso assoluto, ma che, inquadrato nella prospettiva di ventiquattro anni di lotta, assume una valenza relativa e fa strame delle molte smargiassate di Tel Aviv che ogni volta che uccide un civile palestinese grida di avere "colpito un militante", in realtà le SS di Sion riescono soltanto, pur avendo a disposizione armamenti ed equipaggiamenti per miliardi e miliardi di dollari, a uccidere persone disarmate: vecchi, donne, bambini, persino neonati. Quando si trovano ad affrontare uomini adulti, pur malissimamente e approssimativamente armati e costretti a sopperire alle mancanze materiali con lo zelo, l'impegno, l'addestramento e lo spirito di sacrificio allora il celebrato 'tsahal' fa corto circuito e riesce a stento a uccidere poco più di un avversario per ciascuna propria perdita sul campo di battaglia!.
Già perché in ventiquattro anni di vita e di lotta le Brigate al-Qassam hanno eliminato 1365 soldati del regime di occupazione; ora fate un poco due conti:
1848 (militanti di Hamas uccisi) vs. 1365 (soldati sionisti uccisi)...1848/1365 = 1,353846153...
1,3 ecco quanto "vale" il soldato sionista, coi suoi carri armati da 60 tonnellate, coi suoi blindati Achzarit e Nakpadon, con la sua artiglieria meccanizzata M-109, coi suoi F-16 block 52, coi suoi elicotteri Apache e i suoi droni assassini senza pilota! Appena uno 0,3 di differenza dal militante di Hamas con la sua mimetica cucita in casa dalla moglie o dalla fidanzata, la Keffiyah ereditata dal padre o dal fratello martire, il suo Kalashnikov bielorusso o cinese e niente più, tranne la memoria dei compagni e dei camerati caduti prima di lui sul sentiero della Jihad!
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