Forze militari del regime ebraico di occupazione della Palestina hanno fatto irruzione nottetempo nelle redazioni di due emittenti TV palestinesi: Watan TV e Quds Educational, lasciandosi andare a una vera e propria orgia di saccheggio e distruzione. Gli invasori sionisti hanno depredato equipaggiamenti elettronici ed ottici per dozzine di migliaia di Euro di valore e hanno pervicacemente distrutto e guastato tutto quello che non si sono potuti portare dietro. Scritte oscene e insultanti sono inoltre state lasciate sulle mura delle redazioni.
Questo comportamento selvaggio, che tanto ricorda quello dei teppisti ebrei impegnati a profanare e devastare luoghi di culto, abitazioni e luoghi di lavoro palestinesi dimostra come ormai l'Esercito di occupazione agisca tanto regolarmente a fianco e di concerto con i delinquenti degli insediamenti illegali da averne addirittura assimilato i metodi, che vengono ripetuti pari pari anche durante operazioni "ufficiali" come questo raid di censura, mirato a impedire ai Palestinesi di trasmettere il resoconto delle persecuzioni cui sono sottoposti.
Il Caporedattore di Watan TV Ali Daraghmeh ha dichiarato ai reporter dell'iraniana PressTV che la sua stazione é totalmente impossibilitata a riprendere le trasmissioni: "Israele non dovrebbe avere giurisdizione qui, la nostra TV si trova in Cisgiordania, un'area sottoposta all'ANP che ci ha concesso una regolare e valida licenza di trasmettere. Quello che é accaduto é un indicibile e intollerabile abuso". Le associazioni di categoria dei giornalisti palestinesi hanno promesso per oggi un raduno di protesta a Ramallah.
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