Alleluia! Anche i 'dormiglioni' di Human Rights Watch si accorgono che in Siria chi attenta ai diritti umani sono i terroristi di Usa e Israele!

"Meglio tardi che mai!" E' proprio il caso di commentare con questa frase la recente dichiarazione di Human Rights Watch, ONG umanitaria, che in una "lettera aperta alle opposizioni in Siria" emanata proprio questa mattina e firmata dalla Direttrice per il Medio Oriente Sarah Leah Whitson ha ammesso che "I gruppi armati di insorgenti presenti e attivi nel territorio siriano negli ultimi mesi hanno compiuto gravi e atroci violazioni dei diritti umani, specialmente tramite l'uso di rapimenti, torture, esecuzioni sommarie e attacchi ciechi contro la popolazione civile, le forze armate e di sicurezza e in generale i sostenitori del Governo legittimo".

Da queste accuse, si badi bene, non riesce a salvarsi nemmeno il 'Consiglio Nazionale Siriano' foraggiato dalle arroganti potenze imperialistiche occidentali e recentemente teatro di una violentissima faida interna che ha portato alla spaccatura totale del suo vertice dirigente culminata nelle dimissioni di Kamal Labwani, Walid al-Bunnieh, Catherine al-Talli e Hitham Maleh.

La Whitson, nella sua lettera ha definito "ingiustificabili e intollerabili" gli abusi perpetrati dagli insorgenti, mercenari e tagliagole provenienti dalle cellule di Al-Qaeda esaltati dalla propaganda wahabita Saudita e Qatariota, riforniti di armi ed esplosivo da falangisti libanesi, parà francesi, istruttori turchi e poi scatenati oltre i confini della Siria per istigare, col terrore e la violenza, l'instabilità da cui il corrotto occidente imperialista spera di poter riguadagnare, col rovesciamento di Assad e l'imposizione di un governo-fantoccio filosionista, alcune delle posizioni perse con il rovesciamento di Mubarak e le libere elezioni in Egitto.

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