Poco tempo fa l'agenzia stampa filosionista 'Reuters' e la britannica 'BBC' hanno pubblicato vibranti titoli secondo i quali la coraggiosa e determinata detenuta politica palestinese Hana'a Shalabi, da 44 giorni senza cibo per protesta contro il suo ri-arresto illegale da parte delle autorità del regime sionista di occupazione, avrebbe "interrotto lo sciopero della fame" in cambio di un accordo in base al quale verrebbe trasferita nella Striscia di Gaza, lontano dalla sua famiglia ma anche al sicuro da possibili nuovi arresti e torture e angherie da parte degli sbirri di Tel Aviv.
La notizia ha iniziato a rimbalzare anche su altre testate e agenzie (Al-Jazeera, Al-Arabiya), ma allo stato attuale dei fatti la Redazione di Palaestina Felix non se la sente di confermare quanto preteso da questi "lanci" visto che manca una conferma da parte di una fonte palestinese affidabile. Anzi, 'Palaestina Felix' invita tutti i suoi lettori a esercitare cautela estrema rispetto a tali pretese che: 1) provengono finora solo da media controllati da sionisti e pesantemente allineati con loro 2) vorrebbero dare l'idea di Hana'a Shalabi che 'accetta' di venire esiliata e quindi separata dal background politico e sociale della sua lotta per l'emancipazione della Palestina occupata.
L'associazione 'Clinici per i Diritti Umani' e il gruppo 'Addameer', che più da vicino hanno seguito l'evoluzione della lotta di Hana'a Shalabi si sono riservati di confermare o smentire in un secondo tempo la veridicità delle affermazioni e notizie in questione visto che la prevista visita di Hana'a Shalabi da parte dei suoi legali che avrebbe dovuto tenersi oggi é stata cancellata così come la programmata ispezione delle sue condizioni cliniche che i medici dell'ONG avrebbero dovuto tenere domani, oggi e domani anche tutte le visite da parte di familiari sono state cancellate. Sta succedendo qualcosa ad Hana'a Shalabi, nel 44esimo giorno del suo digiuno autoimposto, ma non sappiamo ancora dire che cosa.
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