Il Parlamento Egiziano recentemente eletto (dove il FJP della Fratellanza Musulmana ha il 47 per cento dei seggi e l'Al-Nour dei musulmani ortodossi il 29) ha deciso la prossima nomina di una Commissione Costituente di 100 membri (50 parlamentari e 50 della società civile) incaricata di redigere una nuova Carta per il paese, che sappia incarnare i valori e le aspirazioni della Rivoluzione di Piazza Tahrir che all'inizio del 2011 é riuscita in poche settimane di proteste a cancellare trent'anni di autocrazia filo-americana e filo-sionista.
La Costituzione che era in vigore al tempo di Mubarak é attualmente sospesa e questa é proprio una delle 'giustificazioni' accampate dai militari dello SCAF per giustificare la permanenza del loro 'ruolo di controllo e supervisione' del processo politico nazionale; ci si aspetterebbe che, una volta prodotta e approvata una nuova Costituzione le dimissioni di Tantawi e soci dovrebbero essere, se non proprio immediate, quanto meno prossime.
I membri della Costituente verranno scelti tra sei giorni, il 24 marzo, e saranno scelti al 50 per cento tra gli stessi parlamentari e al 50 per cento tra figure della società civile, accademici, opinion leader e altre figure di spicco che possano dare utili contributi al processo di redazione. Vista la fortissima prevalenza dei partiti religiosi all'interno dell'assise parlamentare ci si aspetta naturalmente che la nuova Carta dichiari esplicitamente il Corano "Fonte primaria del Diritto" nel paese e, pur garantendo i dritti delle minoranze (ad esempio la componente copta della popolazione) inserisca chiari riferimenti al ruolo guida della religione musulmana nella Storia e nella società egiziana.
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