sabato 31 marzo 2012

Sarvari: "La Turchia ha capito i suoi errori nella gestione dell'agenda siriana; saprà mettervi rimedio!"


Parviz Sarvari, membro del Comitato Parlamentare Iraniano per la Politica Estera e la Sicurezza Nazionale ha dichiarato, poco dopo il termine della visita ufficiale in Iran del Premier turco Recep Erdogan che "La Turchia sta cominciando, gradualmente, a rivedere le sue iniziative sbagliate nei riguardi della Siria; ritirandosi da posizioni azzardate e assumendo un ruolo più positivo". Il parlamentare ha aggiunto che, alla base dell'atteggiamento assunto da Ankara, vi erano assunti e percezioni sbagliate riguardo agli eventi in corso nella Repubblica araba, che hanno molto danneggiato la reputazione e la percezione dei motivi turchi riguardo l'agone politico arabo e mediorientale.

 L'atteggiamento assunto verso Damasco ha fatto molto per danneggiare l'immagine e il prestigio accumulato da Erdogan con le sue coraggiose iniziative a favore dei Palestinesi e contro l'occupazione e la persecuzione portata avanti dal regime ebraico; osservatori internazionali che pure avevano favorevolmente valutato queste prese di posizione dichiararono che attaccando l'Asse della Resistenza Ankara confermava di essere un agente degli interessi americani nella regione e non un fattore di rottura dei vecchi schemi di potere egemonici ed imperialisti.

"Certo la Turchia avrà ancora molto da fare per tornare al punto in cui si trovava dodici o quattordici mesi fa, ma l'allontanamento dagli errori commessi anche di recente e il desiderio di non venire più percepita come un volano dell'egemonia americana e occidentale sono un buon punto di partenza che potrà preludere a sviluppi ancora più interessanti". Sarvari ha aggiunto che, coordinando le proprie posizioni con quelle dell'Asse della Resistenza e in particolare con la Repubblica Islamica la Turchia potrebbe vedersi aprire prospettive inaspettate di crescita, sviluppo e aumento della propria influenza regionale e internazionale.
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3 commenti:

  1. Erdogan e Davatoglu sono una bella copia di ipocriti e delinquenti, quante vite siriane di soldati e civili sono costate le loro mene con gli sceicchi del golfo contro la sovranità della Siria?
    Quanto ha contato il denaro sparso a piene mani dal Al Puttani del Qatar ilota?
    Deve aver giocato anche una buona dose di pura imbecillità politica associata a sogni neo ottomani.
    Si sono alienati l'Iran, l'Iraq, la Siria ed il Libano oltre che la Russia con la disgraziata installazione del radar NATO.
    Ora Erdogan sostiene che il "radar potrebbe essere smantellato" una vera buffonata! Si compri un cappellino a cono, una trombetta ed un naso rosso e faccia domanda di assunzione al Circo di Mosca.
    Quando finirà il "ciclo virtuoso" dell'economia turca basata su criteri neo liberisti, quindi per forza di cose finirà, ed il duo del gatto e la volpe avrà rovinato i legami economici con i paesi dell'area ci sarà da ridere.
    Che l'ottimo Parviz Sarvari si esprima in termini diplomatici è normale ma la Turchia pagherà un prezzo a causa di questa forma di cretinismo politico.
    Sicuramente non si sono fatti fama di affidabilità e poi con tutti i problemi interni che hanno sarebbe un gioco da ragazzi destabilizzarli, dovrebbero ricordare i tonterelloni che il progetto di nuovo medio oriente affettava un terzo del territorio turco!
    L'hanno scampata nel 1923 anche grazie all'appoggio sovietico, armi e soldi, ma questa volta non la scamperebbero certo.
    Hanno gli stessi limiti intellettuali del CUP di ottomana memoria e non hanno i pregi della visione moderna e geopolica di un Ataturk...povera Turchia.

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    1. IN effetti anche a noi l'analisi di Sarvari pare un po' troppo ottimistica ma l'abbiamo riportata per dovere di cronaca, per mostrare che l'Iran non ha del tutto chiuso le finestre in direzione di Ankara.

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  2. Non era certo una critica nè a te caro amico, nè tanto meno a Parviz Sarvari....ci mancherebbe!
    Tu fai cronaca forse un po schierata...(lo sono anche io schierato) e Parviz Sarvari fà il rappresentante politico di un grande paese sotto attacco da anni che non molla di un millimetro dando grandi lezioni di moderazione e di realismo politico, come non apprezzarlo prima come uomini oltre che come anti imperialisti?!
    Soltanto che quando leggo "esercito libero siriano" in territorio turco se avessi a portata di scarpe il fondo schiena dei due ipocritacci un calcione lo assesterei con gran piacere.
    E' interessante l'analisi di un compatriota russo di fede islamica, Eydar Yamal, che sostiene che la Siria è l'antemurale della Russia e che và assolutamente sostenuta in questo in sintonia con i maggiori pensatori politici russi eurasiatici come Igor Panarin.
    Con stima il tuo amico Ivan

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