Con un'azione mirata e decisa le truppe della Quarta Brigata Corazzata dell'Esercito siriano hanno preso il controllo degli ultimi rifugi sotterranei a Baba Amr, nei pressi di Homs, in cui si erano asserragliati con armi e munizioni i terroristi al soldo di Usa, Israele, Arabia Saudita e altri sceiccati del petrolio, ponendo fine a un confronto durato venti giorni e conclusosi col totale trionfo delle forze governative. Solo pochi individui isolati sono riusciti a esfiltrare la zona, sigillata da un imponente cordone di truppe e forze di sicurezza. Eventuali fuggiaschi, comunque, non dovrebbero essere in grado di rappresentare una minaccia.
Persino la propaganda imperialista, che ha continuato in queste ore a vomitare inesausti torrenti di menzogne e falsità si é dovuta arrendere alla realtà degli eventi e pure a malincuore deve ammettere che l'insurrezione armata contro il Governo di Assad é totalmente fallita, nonostante il vasto e ricco parterre di sponsor che vantava: israeliani, turchi, americani, francesi, sauditi, qatariani hanno in questi ultimi mesi provato in ogni modo a far precipitare la Siria nel caos e nella violenza per giustificare un intervento militare internazionale come quelli avvenuti in Irak e in Libia. Ma quello che ha fatto la differenza é stata la grande riconoscenza e fedeltà del popolo verso il Governo centrale, che negli ultimi decenni ha garantito stabilità, pace e sviluppo a un paese che si trova in una delle regioni più volatili del mondo.
Riconoscendo il debito verso Assad e il pericolo derivante dal prestare fiducia alle 'sirene' occidentali e imperialiste milioni e milioni di siriani si sono recati ai seggi la scorsa domenica per approvare col loro voto la nuova Costituzione plurarlista e sostenere nei fatti la politica di graduali riforme democratiche portata avanti da Damasco che entro il mese di maggio dovrebbe portare a elezioni politiche da cui sorgeranno un nuovo Parlamento e un nuovo Esecutivo.
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