Il Ministro degli Esteri cinese Yang Jiechi ha lodato la recente operazione anti-pirati iraniana, che ha visto i fanti di marina di Teheran liberare un mercantile cinese abbordato e dirottato da pirati somali nel Mare dell'Oman. In un messaggio esteso durante il week-end al collega iraniano Ali Akbar Salehi, il capo della diplomazia di Beijing ha espresso "tutto il suo apprezzamento" per la 'tempestiva mossa' che ha restituito la libertà ai 28 membri della ciurma caduti vittime dei pirati al largo di Bandar Jask.
Yang ha anche espresso la volontà cinese di approfondire e sviluppare la cooperazione con la Repubblica Islamica in tutta una serie di campi: una disponibilità che certo i vertici iraniani apprezzeranno tantissimo visto che il sostegno cinese é essenziale per superare senza conseguenze l'imposizione di ricatti e sanzioni da parte imperialista e occidentale. Al contrario delle sanzioni inflitte all'Irak negli anni '90, che distrussero letteralmente l'economia di quel paese non essendovi all'epoca mercati alternativi per il petrolio di Bagdad, quelle contro l'Iran si sono rivelate vacue e inefficaci proprio grazie alla grandissima crescita economica cinese che ha creato una forte domanda per il greggio di Teheran.
La Xiang Huamen, nave di proprietà della compagnia Nanjing Ocean Shipping Company Limited attaccata dai pirati, era carica di manufatti in ferro diretti a Bandar Khomeini. In seguito all'azione iraniana nove somali sono stati arrestati e trasferiti a terra per venir giudicati.
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