Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha duramente stigmatizzato in un comunicato rilasciato di recente la timidità e la riluttanza del cosiddetto "Quartetto" occidentale che dovrebbe vigilare sul fittizio e sempre disatteso 'processo di pace' israelo-palestinese che nemmeno di fronte alle più marchiane violazioni di parte sionista degli accordi e degli impegni riesce a evocare la determinazione per emettere una critica più che verbale, a prendere provvedimenti concreti che convincano Tel Aviv a desistere dagli espropri, dalle occupazioni, dall'inserimento di sempre nuovi coloni nelle tumorose colonie illegali in territorio cisgiordano.
In una dichiarazione stampa datata ieri il PFLP dichiara: "La riluttanza del 'Quartetto' a prendere provvedimenti contro le politiche criminali del regime di occupazione, confermate e annunciate dalle sue stesse istituzioni e dai suoi rappresentanti in sede ONU: l'incontrollata espansione degli insediamenti illegali, la confisca di terre comuni e private di pertinenza palestinese, le espulsioni coatte, le demolizioni dimostrano l'incapacità occidentale di elaborare una strategia positiva e anzi, la sua prontezza a dare la colpa alle vittime di questi abusi e di queste aggressioni sioniste quando le vittime reagiscono".
Il PFLP chiede: "Una fine a queste illusorie e perniciose allucinazioni su 'negoziati' e il ritorno all'ONU, domandando che una conferneza internazionale sotto la sua egida implementi decisioni chiare e definitive per la protezione del Popolo di Palestina che permettano ad esso di guadagnare ed esercitare la propria sovranità e indipendenza, compreso il diritto di autodifesa e autodeterminazione".
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