"Siamo felici di essere a fianco della Tunisia in questo momento critico della loro storia" ha dichiarato Salehi, "Parlando a nome dell'intero Governo iraniano, io metto in guardia i tunisini dai pericoli che minacciano le loro conquiste; i loro nemici useranno ogni mezzo politico ed economico per deragliare il movimento verso la Giustizia, la costante vigilanza sarà necessaria per determinare il vostro destino e mantenerne salde le redini, affidandovi alla vostra ricca eredità culturale e religiosa".
Il Ministro iraniano ha anche annunciato che la Repubblica Islamica é pronta a condividere con la Tunisa il suo know how tecnico e scientifico, specialmente nel campo delle infrastrutture e dell'industria del gas, ma anche in quello medico e sanitario, per esempio offrendosi di ospitare e curare i reduci della Rivoluzione del 2011 che hanno sofferto ferite invalidanti. Da parte sua il capo di Ennahda Rachid Ghannouchi ha lodato Teheran per aver fornito in anticipo su tutti gli altri paesi musulmani l'esempio di una Rivoluzione che ha liberato un popolo e ispirato movimenti anti-imperialisti e anti-tirannici in tutto il mondo islamico.
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