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martedì 8 maggio 2012
Arrivato a 71 giorni di digiuno volontario Thaer Halahleh smette persino di bere acqua! Quanto gli resta da vivere?
Siamo ormai all'ultimo atto; dopo 70 giorni di ininterrotto digiuno il prigioniero politico palestinese Thaer Halahleh ha smesso persino di bere liquidi e assumere medicinali, come confermato oggi dalla sua stessa famiglia. Con l'immensa dignità che già fu di Bobby Sands, questo Eroe della Resistenza ha vestito il sudario del martire e senza rimpianti né tentennamenti si appresta a darsi la morte piuttosto che cedere ai ricatti e alle lusinghe sioniste. Da lunedì il prigioniero é stato trasferito in ospedale e pare ormai certo che non lo lascerà da vivo.
Il Movimento per la Jihad Islamica in Palestina ha dichiarato che il respingimento della mozione di appello per Halahleh e Dhiab si trasformerà in un pericolosissimo 'boomerang' per Israele, visto che nessuno dei due detenuti sembra disposto a interrompere il proprio digiuno e che nessuno sforzo sarà tralasciato dai sostenitori della Resistenza e della Causa palestinese per fare sì che il regime ebraico ne subisca in pieno tutte le conseguenze.
Bisogna sempre e comunque ricordare che lo sciopero della fame di Dhiab e Talhalheh non mira solo alla loro liberazione individuale e anche qualora questa venisse garantita essi non lo interromperebbero: tra le loro richieste vi sono lo "stop" indefinito alle procedure di detenzione amministrativa, la fine dell'isolamento per tutti i prigionieri politici sottoposti all'inumana misura e il ripristino del diritto di visita dei familiari a tutti i detenuti palestinesi.
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