Jayazeri ha dichiarato che il tempo é dalla parte dell'Asse della Resistenza nella regione, aggiungendo che gli Usa e i loro lacché hanno cercato invano di 'fabbricare' crisi fasulle che potessero, accuratamente, "cucinate" con propaganda e disinformazione, restituire alla loro schricchiolante egemonia sulla regione qualche sostegno e qualche punto d'appoggio, ma, più le loro risorse si consumano senza costrutto tra Homs, Idlib, Daraa e Hama e meno ne rimangono per tramare contro il Libano, contro Hezbollah, contro l'Irak, contro Maliki e Al-Sadr e infine, naturalmente, contro l'Iran e la sua capitale Teheran.
Ovviamente, ha puntualizzato Jazayeri, questo non vuol dire che le attività terroristiche in Siria e gli attacchi armati di mercenar wahabiti siano destinati a cessare improvvisamente e purtroppo gravi atti di violenza sono ancora possibili, ma che da un punto di vista strategico il controllo della situazione rimane ancora in mano al Presidente Assad e ai suoi uomini che già in questi giorni sono al lavoro su azioni e iniziative da porre in opera per neutralizzare definitivamente le pedine della cospirazione imperialista.
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