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venerdì 22 giugno 2012
Putin e Lavrov chiariscono le idee a Obama: "Dimissioni di Assad? Ma nemmeno per sogno!!"
Ennesimo colpo di 'knut' quello rifilato dai rappresentanti del Cremlino alle fantasie Obamian-Clintoniane di "Regime Change" in quel di Damasco, dove, secondo i piani architettati dall'inquilino nero della Casa Bianca e dalla 'Strega dell'Ovest' Madama Clinton l'abbattimento del popolare presidente siriano dovrebbe fare da prologo alla spaccatura del paese in tanti staterelli in perenne tensione tra loro da poter mettere l'uno contro l'altro secondo le esigenze imperialistiche del momento.
Nel corso dell'ultimo G20 in Baja California il Presidente Putin avrebbe messo molto chiaramente il 'collega' Obama di fronte alla consapevolezza che "non si può nemmeno parlare" della ventilata 'Soluzione Yemenita', ipotizzata dalla Casa Bianca che vedrebbe Assad costretto alle dimissioni e all'esilio come lo é stato il burattino di Washington e Riyadh a Sanaa, Ali Abdullah Saleh. In effetti Obama dovrebbe 'ricordarsi' che Saleh era contestato ogni settimana da milioni di suoi ex-sudditi che riempivano le piazze della capitale dell'ex-Arabia Felix, di Taizz e di Aden, mentre Assad le piazze le riempe sì, ma coi suoi sostenitori, non coi suoi contestatori.
"Ogni ipotesi di rimozione 'negoziale' del Presidente Assad" ha puntualizzato in seguito il Ministro degli Esteri di Mosca Lavrov "E' irrealizzabile perché non si può chiedere a un leader che é stato appena confermato dalla massiccia partecipazione popolare al referendum e alle elezioni politiche da lui indette di abbandonare il proprio posto; nonostante tutti i loro pregiudizi e tutta la loro propaganda anti-Assad gli americani e gli occidentali devono venire a patti con la realtà: Assad é sostenuto dalla maggioranza assoluta dei siriani che vedono con maggior favore qualunque opzione con lui al potere rispetto a qualunque opzione che lo veda esautorato del suo ruolo!".
Lo "knut" fà male sulla schiena ... i Topol ed i Bulava fanno ancora più male.
RispondiEliminaLa nave che trasportava MI-25 siriani revisionati da fabbriche russe andrà in Siria COMUNQUE ripartendo da Murmansk questa volta battendo badiera RUSSA.
Vediamo se i cornuti saranno così pazzi da volerla fermare ... e magari beccarsi una coppia di siluri da 650 [mm] da qualche Akula che passa di lì per caso.
Ivan