Come già più volte segnalato proprio su queste pagine una pattuglia di almeno 20 soldati ebrei si é infatti spinta volontariamente oltre il confine della zona occupata, penetrando quasi un chilometro in territorio di Beirut e hanno cercato di accerchiare e rapire i due pastori Mohammed Qassem Hashem e Ahmed Haidar che si trovavano a sorvegliare i loro armenti, un grande gregge di molte centinaia di capi, che necessitava di tutta la loro attenzione e dell'aiuto di numerosi cani pastore per venire controllato.
Per sottrarsi ai possibili sequestratori Hashem e Haidar si sono dovuti allontanare rapidamente, lasciando incustodite le bestie; é stato allora che, frustrati dal loro primo proposito criminale, i militari sionazisti hanno crudelmente aperto il fuoco sui cani, massacrandoli, e hanno proceduto a rubare l'intero gregge di circa 900 tra capre, capretti e montoni. Il Governo libanese, prontamente allertato dell'accaduto, ha denunciato la violazione del confine il tentato sequestro e l'abigeato, sollecitando la restituzione del maltolto e una congrua compensazione per i suoi cittadini vessati dagli israeliani.
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