Ancora una volta di fronte alla folla pacifica che in mano reggeva nient'altro che i ritratti dello Sceicco prigioniero e tenuto in incommunicado la polizia militare del regime non ha saputo fare altro che impugnare le armi e aprire il fuoco sparando ad altezza d'uomo, ferendo numerosi dimostranti; secondo le fonti dell'opposizione le vittime sarebbero oltre una decina; i feriti più lievi sarebbero stati portati nelle abitazioni di medici e infermieri disposti a curarli in segreto, vista l'abitudine delle polizia di arrestare in ospedali e punti di soccorso quanti mostrino di avere preso parte alle manifestazioni di protesta.
Sono ormai vernti giorni che lo Sceicco Nimr al-Nimr é stato aggredito, ferito con un'arma da fuoco e quindi rapito dagli sbirri di Riyadh; non si sa esattamente dove egli sia tenuto e qualcuno sosterrebbe persino che da otto giorni, dal 19 luglio scorso, egli si sia messo persino in sciopero della fame per protesta. Vista la sua età avanzata e le malattie croniche di cui soffriva il digiuno potrebbe essere molto pericoloso per il chierico sciita.
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