Scopo primario della cellula, secondo le rivelazioni di Husseini, era quello di ottenere informazioni su Hezbollah e, possibilmente, riuscire a reclutarne dei membri come informatori. Nessuno degli arrestati era parte del movimento sciita a nessun livello, ma tutti e tre avevano relazioni personali con suoi membri, tramite le quali, evidentemente, cercavano di racimolare frammenti di informazione e notizie. In particolare poi, Mohammed Husseini avrebbe ricevuto (lui e lui solo) l'incarico aggiuntivo di riuscire a individuare il luogo di residenza dell'alto dignitario di Hezbollah Hasan Izz-al-Din, su esplicita richiesta della CIA.
Husseini verrà quasi certamente condannato ai lavori forzati da una corte libanese, per aver messo in pericolo con le sue attività la sicurezza dello Stato: se tuttavia si riconoscesse un suo ruolo nella perdita di vite libanesi in attentati o attacchi sionisti per lui potrebbe anche spalancarsi la via verso il patibolo.
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