Secondo il quotidiano locale 'Al-Watan' l'intera cittadina dell'hinterland é ormai bonificata dalla presenza di estremisti armati, come confermato dai residenti, le cui dichiarazioni di gratitudine verso i reparti dell'Esercito, vero i loro comandanti e verso il Presidente punteggiano ogni resoconto della situazione. E' stato anche confermato che un limitato numero di cittadini siriani che si erano lasciati convincere a unirsi ai terroristi (membri di organizzazioni estremiste sunnite, che non trovano alcun riscontro nei sentimenti della popolazione generale, fedele alle Istituzioni e dedita alla prosecuzione della convivenza civile interetnica ed interreligiosa) si sono consegnati alle autorità chiedendo clemenza. Gli inquirenti approfondiranno il caso di ciascuno, consentendo a chi non si sia macchiato le mani di sangue di tornare alla vita civile, secondo le indicazioni del Governo.
In una notizia correlata il Presidente Assad ha sottoposto al Consiglio dei Ministri un decreto legislativo che, per consentire di stroncare meglio e più rapidamente quanto rimane dell'infrastruttura terrorista ancora presente nel paese, ha riordinato e ristrutturato le già vigenti norme per la sicurezza dello Stato, inasprendo le pene per chi contrabbanda armi, munizioni, fondi o equipaggiamenti destinati agli agenti provocatori, inoltre anche il sequestro a scopo di lucro (attività 'tipica' della criminalità organizzata siriana, tramite la quale gli estremisti qaedisti e wahabiti hanno cercato di 'arruolare' anche i criminali comuni all loro causa) viene equiparata a un atto di terrorismo, mentre gli attacchi vandalici o omicidi contro infrastrutture statali o la popolazione civile potranno più facilmente portare i loro responsabili all'ergastolo o al capestro.
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