Inoltre, testimoni diretti contattati a Bengasi dichiarano di avere chiaramente inteso il crepitio delle armi automatiche subito dopo che circa 200 dimostranti si erano riuniti in piazza per chiedere maggiore rappresentatività in Parlamento per la regione della Cirenaica; "culla" del movimento violento anti-Gheddafi che é riuscito ad avere la meglio sulle forze del Colonnello solo dopo mesi di 'tira e molla' e con la copertura aerea della NATO e dei paesi filoimperialisti del Golfo Persico l'Est della Libia tuttavia sarà rappresentato, secondo i programmi elettorali, da soli 60 rappresentanti nella futura Assemblea Nazionale che dovrebbe uscire dalle urne, a malapena 20 in più di quelli assegnati all'enorme e disabitato meridione del paese, contro i ben 102 eletti in Tripolitania.
Un impiegato della Commissione Elettorale che stava trasportando via elicottero materiali di voto a sud di Bengasi é rimasto ucciso quando il velivolo di cui si trovava a bordo é stato fatto segno di fuoco da terra da parte di miliziani scontenti e, nella giornata di ieri, il deposito dei materiali di voto ad Agedabia ha preso fuoco per cause che pare certo siano state dolose. Si attende con ansia il termine delle operazioni di voto, mentre non é escluso che nuove violenze possano punteggiare anche la giornata di oggi.
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