Il regime sionista di occupazione ha comunicato la propria intenzione di rilasciare il prigioniero politico palestinese Samer al-Barq, trentottennte, detenuto senza un'accusa dal 2010 e costantemente tenuto in "carcerazione amministrativa". Al-Barq ha partecipato
allo sciopero della fame collettivo che in primavera
si é concluso con l'impegno di Tel Aviv a non rinnovare i termini di detenzione dei prigionieri senza accusa, ma lo ha ripreso quando é parso che volesse rimangiarsi tale promessa.
Tra il primo sciopero della fame e la sua ripresa Al-Barq é rimasto senza cibo per ben cento e diciotto giorni. Adesso sembra che verrà liberato ma solo se accetterà di venire deportato in Egitto. La famiglia del prigioniero ha confermato la cosa aggiungendo di avere fatto pressione affinché il proprio parente accetti la cosa, preoccupata per la sua salute e la sua vita.
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