Quel tempo é passato invano e, come sottolineato anche recentemente dal Ministro degli Esteri Sudanese Ali Karti, esiste il concreto rischio che il Sudan torni a confrontarsi militarmente con le sue ex-province meridionali (strappategli con un fasullo referendum imposto a suon di campagne di fango cui contribuirono decisivamente le star imbecilli di Hollywood, provincia dell'Hasbara sionista) per il controllo della regione petrolifera di Aybei (la secessione del Sud é stata 'ingegnerata' da Casa Bianca e Tel Aviv sì da privare il Sudan di tutto il suo petrolio e del controllo sulle cateratte del Nilo).
Nonostante il dittatore-mandriano di Juba abbia acconsentito a incontrarsi col Presidente sudanese, quel vertice ha ancora da tenersi, tanto che Il Segretario del Consiglio per la Pace e la Sicurezza dell'Unione Africana Ramtane Lamamra ha dilazionato ogni decisione in merito a dopo l'incontro tra i capi di stato, ricordando tuttavia a entrambi (anche se é da parte sud-sudanese che finora si sono avuti i pretesti più capziosi per continuare a rimandarlo) che esso costituisce un impegno vincolante di fronte ai propri paesi e all'Unione Africana, che deve essere onorato.
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