Mursi, scelta di ripiego per la corsa presidenziale (infatti in origine il candidato della Fratellanza doveva essere il ben più popolare e capace Khairat al-Shater, poi escluso da un colpo di mano della giunta militare di transizione), non si é rivelato capace di ripetere ciò che Khomeini e Lenin hanno fatto prima di lui, garantire alla propria parte politica l'egemonia totale in uno scenario post-rivoluzionario.
Mursi avrebbe potuto portare le cose al punto di rottura: imporre la legge marziale, costringere l'Esercito a scendere in campo contro gli oppositori minacciando di ritirare l'immunità garantita a generali e ufficiali e invece come un tiepido, malleabile pupazzetto si é fatto convincere a 'mollare'...ma é stata poi una sua decisione oppure nella questione ha messo il becco qualcun altro?
L'improvviso viaggio in Usa del suo consigliere Essam el-Erian suggerisce che l'inquilino nero della Casa Bianca e il suo staff di lobbisti sionisti (da Biden a Lieberman alla Clinton) non siano alieni a questo rammollimento: i fini dell'imperialismo Usa sono serviti meglio se a capo dell'Egitto c'é un Presidente-travicello che non uno con veri poteri...giusto nel caso che a Mursi possa succedere qualcuno dotato di cojones!
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