Alla conclusione del Decimo Meeting della Commissione Economica Congiunta Russo-Iraniana il Ministro degli Esteri della Repubblica Islamica Ali Akbar Salehi, ospite a Mosca, ha siglato insieme al suo collega Ministro dell'Energia Aleksandr Novak un memorandum per l'intensificazione dei rapporti tra i due paesi nel campo del petrolio, del metano, dell'industria petrolchimica, dell'elettricità, dell'acqua e del nucleare.
Ed é soprattutto sotto questo aspetto che si attendono i più grandi sviluppi, con l'inizio dei lavori di costruzione di una nuova centrale nucleare con know-how russo in Iran, dopo quella di Bushehr, che genera tranquillamente da molto tempo i suoi 1000 MW di corrente. L'accordo iniziale Russo-Iraniano prevedeva di costruire impianti per un totale di 5000 MW di energia termonucleare, il che significa che centrali per altri 4000 MW vanno ancora edificate.
Gli iraniani vogliono aggiungere al loro paniere energetico quanto prima "almeno" 20000 MW di energia atomica, affiancando agli impianti costruiti insieme ai russi altre centrali di progettazione e realizzazione nazionale. Inoltre gli accordi siglati a Mosca permetteranno a compagnie petrolifere russe di sviluppare progetti su campi petroliferi e metaniferi iraniani.
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