Fra essi l'82.6 per cento proviene dalla Cisgiordania, il 9.5 per cento dalla Striscia di Gaza, il resto viene dalla città occupata di Al-Quds o dalla Palestina invasa nel 1948. I quasi cinquemila detenuti politici si trovano dispersi tra 17 prigioni e centri di detenzione.
Tra i detenuti 186 sono imprigionati senza accusa in base alla barbara prassi della "detenzione amministrativa", aborto giuridico che permette ai sionisti ogni abuso nei confronti di liberi cittadini palestinesi che vogliano imprigionare pur senza avere alcuna prova d'accusa nei loro confronti.
12 priognieri politici sono donne, fra esse Leena Jerboni é rimasta in carcere per ben 11 anni. 1400 prigionieri politici palestinesi soffrono di gravi malattie e non possono ricevere cure adeguate in prigionia mentre ben 198 sono appena bambini.
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