Anche il leader storico di Hamas Mahmoud Zahar (non sappiamo, né possiamo dire, quanto 'spontaneamente' e quanto invece 'tirato per la manica') ha preso la parola nella "Guerra mediatica" che oramai da diverse settimane contrappone i dirigenti e i portavoce del Movimento musulmano palestinese (nonché per volontà degli elettori titolari dell'unico legittimo mandato di Governo sulla Palestina) ai media egiziani (la maggior parte di essi ancora pesantemente infiltrati di uomini selezionati dal passato regime di Mubarak) riguardo alle attività di Hamas in territorio egiziano.
Zahar si é riferito esplicitamente alle accuse recentemente mosse dall' "Al-Ahram al-Arabi" che in una sua scorsa edizione aveva accusato esplicitamente Ayman Nofal, Mohamed Ibrahim Abu-Shamala (alias Abu Khalil) e Raed Attar di avere organizzato l'attacco dell'anno scorso al checkpoint di Rafah costato la vita a molte guardie di confine egiziane.
La 'sparata' di "Al-Ahram al-Arabi" era ancora più grave di quella recente di "Al-Youm al-Sabeh", che pur asserendo la stessa cosa perlomeno non faceva nomi precisi. Zahar ha dichiarato di sapere bene chi "imbecchi" tali fasulli 'scoop' alla stampa egiziana nostalgica di Mubarak e preoccupata dei buoni rapporti tra Hamas e l'attuale Governo egiziano, lasciando intendere che si tratti di Palestinesi vicini a Fatah, probabilmente transfughi in Egitto da Gaza a seguito del fallimento del loro golpe da operetta del 2007.
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