Hamza Haloub, diciottenne abitante di Tulkarem, stava semplicemente camminando vicino all'area industriale di Jashouri, nel Nord della Cisgiordania; non stava manifestando, non stava protestando, non stava ingaggiando le forze militari del regime ebraico che illegalmente occupano la West Bank dal 1967 in alcun modo, eppure, questo non lo ha salvato dal ricevere in pieno petto un proiettile da guerra.
Si sa, per venire colpiti dal piano sionazista del "genocidio un poco per volta" basta essere legittimi abitanti della Palestina; non serve più nemmeno fornire la scusa delle 'manifestazioni violente' (come se mai manifestazioni contro occupanti e invasori illegali della propria patria potessero mai essere pacifiche) e trovarsi a una conveniente distanza da una "SS con la Stella di Davide", Israhell sa bene che i media mondiali controllati dalla sua Lobby a Sei Punte non riporteranno mai la notizia.
Per fortuna esistono pochi, pochissimi outlet mediatici fedeli alla realtà e alla verità ed é per tramite di essi che persino un'iniziativa giornalistico-editoriale come "Palaestina Felix" riesce a portare a conoscenza del suo pubblico, in lingua italiana, nomi, cognomi, circostanze del ferimento (o della morte) di tutte le vittime dell'oppressione sionista e della violenza dei militari o dei coloni ebrei fanatici e armati fino ai denti.
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