Il Presidente libanese Michel Sleiman, impegnato nelle fitte e intense consultazioni per trarre il Paese dei Cedri fuori dalla Crisi di Governo iniziata con le dimissioni di Najib Mikati non trascura, oltre che di interrogare esponenti e portavoce delle numerosissime forze politiche dell'arco parlamentare e dei maggiori sindacati e altre parti sociali, di confrontarsi anche coi rappresentati delle numerose fedi e confessioni religiose del paese.
Oggi, dopo essersi incontrato col Patriarca Maronita di Antiochia, Cardinale Beshara al-Rai Sleiman ha dichiarato che non vi saranno rinvii nella chiamata alle urne, che si terrà quando previsto e che vedrà l'applicazione di una legge elettorale totalmente diversa da quella del 1960, la cui creazione sarà compito proprio del prossimo esecutivo.
"Legge elettorale, elezioni e combattere le ripercussioni interne della crisi siriana: ecco i tre imperativi del prossimo Governo".
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