Una nuova, illuminante rivelazione sul caso del "Prigioniero X", ex-spia del Mossad poi arrestato dal suo vecchio 'datore di lavoro' e morto in carcere con un suicidio che definire 'sospetto' é un eufemismo, non solo avrebbe collaborato coi Servizi Segreti degli UAE svelando il sistema con cui lo squadrone della morte sionista avrebbe usato passaporti australiani (egli stesso era un cittadino di Canberra grazie alla 'doppia nazionalità' sionista) per entrare nel paese e uccidere il dirigente di Hamas Mahmoud al Mabouh.
L'uomo infatti (al secolo Ben Zygier) avrebbe con le sue rivelazioni anche aiutato Hezbolla a indentificare con sicurezza due agenti venduti operanti in territorio libanese: Ziad al-Homsi e Mustafa ali Awadeh, che infatti sono già stati neutralizzati dalla Resistenza libanese in cooperazione con la sicurezza interna di Beirut.
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